Elmetto da parata da Generale di Corpo d’Armata Mod. 33 appartenuto al Generale De Benedetti Regio Esercito periodo fascista 1936 Seconda Guerra Mondiale
Splendido e raro elmetto modello 33, da parata, da Generale di Corpo d’Armata, appartenuto al Generale De Benedetti Giovanni Antonio…
Descrizione prodotto
Splendido e raro elmetto modello 33, da parata, da Generale di Corpo d’Armata, appartenuto al Generale De Benedetti Giovanni Antonio.
Realizzato in fibra e verniciato in grigio verde, è impreziosito dal meraviglioso trofeo frontale, che rappresenta un’aquila coronata ad ali spiegate, dipinta a mano in color oro, caricata in petto della croce sabauda inscritta in un ovale.
L’aquila è correttamente dorata come il regolamento prescrive per gli ufficiali Generali a partire dal comando di Corpo d’Armata. Secondo lo stesso regolamento, per le parate ed adunate militari, l’elmetto deve essere adornato di un pennacchio bianco, ed infatti il nostro esemplare monta sul lato sinistro una nappina in metallo argentato, con croce savoia stampata nell’ovale, e tulipa dove poter inserire il piumetto di penne bianche di aigrette, che è parte integrante del lotto qui proposto.
Il piumetto è completo della sua fascetta in tessuto ricamata a foglie d’alloro in canutiglia argentata, ed il tutto è conservato nel suo originale astuccio tubolare in cartone.
L’elmetto è completo della cuffia interna realizzata in cuoio, assicurata alla struttura per mezzo di tre rivetti, e da una fodera interna in seta, recante il marchio dell’ Uniforme Militare.
Soggolo in cuoio completo di fibbie di chiusura in metallo.
L‘elmetto è in condizioni eccezionali, con lievi mancanze alla vernice lungo i bordi esterni.
E‘corredato anche della sua scatola originale in cartone, dell’Unione Militare. Dello stesso Generale potrete trovare in vendita altri articoli a lui appartenuti e che erano parte del suo equipaggiamento, avendo noi rilevato tutto quello che i suoi famigliari avevano accuratamente conservato nel tempo.
Questo elmetto, non richiedendo alcun upgrade, essendo completo di tutti i suoi attributi in versione definitiva, non può assolutamente mancare in una collezione avanzata di copricapo del Regio Esercito!
Epoca | 1936 |
Nazione | Italia |
Materiali e finiture | fibra verniciata e piume di aigrette |
Rarità |
Il Cav. De Benedetti Giovanni Antonio in una foto originale dell’epoca.
Qui indossa il berretto modello 34, quando ricopriva il grado di Generale di Divisione (dal 24 Settembre 1932), prima della promozione a Generale di Corpo d’Armata, avvenuta il 1 Gennaio 1936.
Durante l’anno 1933 ricoprì il ruolo di Comandante della 9° Brigata di Fanteria e successivamente quello di Comandante generale della 31° Divisione di Fanteria.
Il passaggio di grado è legato alla sua carriera come capo di servizio del Genio Militare per la Marina, avendone ricoperto i ruoli di:
– Direttore Centrale dal 16.04.1936 al 30.04.1936 (Generale di Divisione)
– Direttore Generale dal 01.05.1936 al 01.05.1939 (Generale di Corpo d’Armata)
Come descritto dal regolamento sull’uniforme, al dettaglio per gli Ufficiali, l’elmetto viene calzato con la Grande Uniforme e con l’uniforme di marcia.
A parte quest’ultima, richiesta in operazioni militari dove l’elmetto in nickel ed acciaio era necessario a protezione del capo, la Grande Uniforme si indossava in occasione di parate militari, raduni, cerimonie, che duravano spesso diverse ore, e risultava dunque abbastanza faticoso portare questo copricapo parecchio pesante per un tempo troppo prolungato.
Per ovviare a questo inconveniente, vengono realizzati degli elmetti in cuoio bollito o cartone pressato, meglio indicato come fibra, ed anche in lega di alluminio.
Tali elmetti risulteranno molto più leggeri dei normali, e sarà di fatto consentito l’uso in quelle situazioni di rappresentanza.
Nella tabella allegata estratta dal regolamento ufficiale sull’uniforme, limitatamente alla sezione Uniforme Grigio Verde, possiamo individuare quanto sopra descritto nella colonna GRANDE UNIFORME alla riga COPRICAPO , con le note (1) e (2) che richiamano all’uso del copricapo speciale e del “grande pennacchio bianco d’airone”.
Regolamento sull’Uniforme
Specchio degli oggetti componenti le Uniformi degli Ufficiali (esclusi quelli dei CC.RR.)
(1) Le indicazioni di più copricapi per alcune uniformi vanno messe in relazione con le prescrizioni del regolamento nell’uniforme riflettenti i vari tipi di copricapo prescritti per le varie armi, corpi e specialità.
Aggiungono il piccolo pennacchio bianco d’airone:
a) i Comandanti titolari di Divisione, di Brigata (ivi compresi i Comandanti d’Artiglieria e Genio di Corpo d’Armata) di Reggimento, di Scuola e di Accademia Militare;
b) solo in occasione di riviste e parate, gli Ufficiali Generali e Colonnelli che, non titolari, assumano per la circostanza i comandi sopraccennati o passino truppe in rivista.
Il pennacchio non viene portato di sera, a teatro, nei ricevimenti od altre circostanze del genere.
(2) In servizio a cavallo la feluca è sostituita con l’elmetto, siano o meno gli Ufficiali Generali al comando di truppa.
(3) Esclusi gli Ufficiali Generali, gli Ufficiali di S. M. e gli aspiranti ufficiali.
(4) Ufficiali Generali, Aiutanti di campo effettivi di S. M. il Re, aiutanti di campo dei RR. Principi, ufficiali di S. M.
(5) Ufficiali d’ordinanza dei RR. Principi, Aiutanti di Campo di Brigata, Ufficiali a disposizione dei Generali.
(6) Facoltativi la camicia, il colletto e la cravatta g. v. fino al termine delle operazioni giornaliere, quando vengono indossati i pantaloni corti.
(7) Aiutanti di Campo effettivi di S M. il Re e Aiutanti di Campo dei RR. Principi (in base alle particolari disposizioni di competenza del Primo Aiutante di Campo Generale di S. M. il Re);
ufficiali in servizio di accompagnamento del Capo del Governo, del Ministro e del Sottosegretario di Stato alla Guerra.
(8) Ufficiali d’ordinanza dei RR. Principi (in base alle particolari disposizioni di competenza del Primo Aiutante di Campo Generale di S. M. il Re);
Aiutanti di Campo di Brigata e Ufficiali a disposizione dei Generali, quando sono al seguito dei rispettivi Generali.
(9) Gli Ufficiali di cui alle note (1) (e con le stesse norme in dette note indicate, nonché gli ufficiali in genere quando sono in servizio di accompagnamento di Ufficiali Generali; portano inoltre la sciarpa gli Ufficiali in servizio di picchetto con l’uniforme ordinaria e gli Ufficiali di guardia agli alloggiamenti con l’uniforme di marcia.
(10) Berretto o copricapo speciale, nelle esercitazioni, ad eccezione degli Ufficiali di Cavalleria che portano l’elmetto,- elmetto o copricapo speciale, nei servizi di guardia; elmetto, nei servizi di ordine pubblico.
Ai campi, alle manovre in genere, alle escursioni, etc. il berretto rigido è sostituito col berretto da campo.
Per il copricapo, in occasione di esercitazioni a partiti contrapposti, vedasi il regolamento sull’uniforme n. 10, nota (3).
L’uniforme di marcia con elmetto e obbligatoria anche nelle cerimonie di inaugurazione di monumenti ai caduti e ralle funzioni in genere riferentisi alla guerra, salvo che esse siano presenziate da S. M. il Re o si svolgano nelle ricorrenze nazionali, in cui è di prescrizione, come tenuta della giornata, la grande uniforme.
(11) Per gli Ufficiali dei Bersaglieri e di Cavalleria.
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